Il Cristianesimo Celtico, ieri e oggi

Le basi spirituali del cristianesimo celtico vanno ricondotte alla cultura e alla religiosità precristiane delle isole britanniche, la cui popolazione ha dato vita a una particolare forma di cristianità interessata tanto alla relazione con il Dio "totalmente altro", quanto alla ricerca dello stesso nella sua Opera: la Creazione. Tipico dei celti era la connessione con la natura e una spiritualità connessa ai cicli del giorno e della notte, al mutare delle stagioni e agli eventi della vita. Anthony Duncan, Canonico Emerito della Cattedrale di Newcastle (UK), ha ricostruito le caratteristiche fondamentali del cristianesimo celtico:

- una forte consapevolezza che l'intero universo è immagine trasfigurata di Dio e che mostra la Sua gloria;

- una coscienza di Cristo risorto e glorificato, tuttavia ancora umiliato nelle sofferenze dei poveri;

- la visione di Dio come amore (1Gv 4, 9). Questo è il nocciolo della rivelazione e dell'esperienza cristiana. Dio è uno e indivisibile, ma nella sua unità anche una Trinità: una relazione d'amore in cui il cristiano stesso è coinvolto;

- la consapevolezza che Dio, nella sua infinita misericordia, è la Verità che va oltre ogni verità;

- un carattere essenzialmente comunitario, con il monastero visto come centro di aggregazione e di tutta l'attività evangelica.

Le leggende, soprattutto la mitologia legata al Santo Graal, fanno risalire l'evangelizzazione dei celti alla missione di Giuseppe di Arimatea, il personaggio neotestamentario che mise a disposizione il proprio sepolcro per la sepoltura di Gesù.

S. Giuseppe d'Arimatea

Cronologia storica

Ray Simpson, presbitero anglicano e guardiano di una comunità neomonastica di ispirazione celtica (International Community of Aidan and Hilda), nel suo libro Celtic Christianity traccia un'utile cronologia storica inerente la diffusione del cristianesimo nelle isole britanniche, che qui riprendo almeno in riferimento alle origini.  

43 - 410 d.C. | I Romani occupano il suolo della Britannia. Arrivano i primi vescovi cristiani che iniziano a diffondere il cristianesimo.

313 | Con l'editto di Costantino e la proclamazione del cristianesimo come religione ufficiale si ha una progressiva decadenza della cristianità, che scivola nell'immoralità. Alcuni cristiani si allontano per vivere nel deserto una vita santa e contemplativa.

390 | Ispirati dai monaci del deserto, San Martino in Gallia, e San Niniano a Whithorn, nel sud dell'odierna Scozia, fondano le proprie comunità monastiche e missioni di evangelizzazione.

410 | Gli invasori anglo-sassoni distruggono buona parte delle chiese e dei monasteri.

435 | Dall'Irlanda si avvia un periodo di ri-evangelizzazione delle isole britanniche che porterà alla creazione di nuove missioni nell'area. Di questo periodo l'opera missionaria dei santi Patrizio, Brigida, Brendan, Columba.

450 | In Cornovaglia e Galles si stabiliscono missioni e comunità monastiche ispirate ai padri del deserto.

560 | San Columba fonda il suo centro di evangelizzazione sull'isola di Iona e inizia la sua missione in Scozia.

591 | San Colombano e altri monaci delle isole britanniche partono per (ri)evangelizzare l'Europa e fondano sul continente diversi monasteri.

597 | Il Vescovo di Roma invia Sant'Agostino (di Canterbury) in missione sulle isole britanniche il quale crea un sistema di controllo oppressivo per le chiese locali.

635 | Sant' Aidan e Santa Hilda inviano missionari nell'est, nelle Midlands e nel sud dell'isola maggiore.

664 | Sinodo di Whitby presso il monastero di Santa Hilda. Il sinodo fu indetto per dipanare le differenziazioni createsi nel cristianesimo in Britannia: una forma aderente ai dettami e alle dottrine di Roma e una, diffusasi dalla missione di Columba di Iona, di stampo celtico. Il Sinodo si concluse con una imposizione del rito e degli usi 'romani' a scapito della tradizione autoctona. La stessa Hilda dovette accettare le nuove regole, pur mantenendo una spiritualità celtica.

710-800 | Epoca di grandi realizzazioni artistiche. Di questo periodo l'Evangelario miniato di Lindisfarne e il libro di Kells, conosciuto anche come Evangelario di San Columba.

793 | Distruzione di molti monasteri e comunità ad opera degli invasori vichinghi.

 San Columba di Iona

La spiritualità celtica non è mai morta, ma ha continuato a vivere all'interno dell'architettura religiosa, dei riti, delle comunità monastiche sorte grazie alle missioni dei santi delle isole britanniche in tutta Europa.


Il cristianesimo celtico oggi

Di ispirazione celtica sono alcuni movimenti neo-monastici di matrice ecumenica. Per movimento neo-monastico, in estrema semplificazione, si intendono comunità disperse i cui membri, nel mondo, adattano e interpretano il carisma monastico adattandolo alla propria condizione di vita.

Nel 1938 viene ricostruita l'abbazia di Iona e vi si stabilisce una comunità fondata da George McLeod, ex-ministro della Chiesa di Scozia. Nel 1994 il già citato Ray Simpson fonda la comunità di Aidan e Hilda, dispersa nel mondo, con diversi centri in tutto il Regno Unito (compreso un centro per i ritiri spirituali sull'isola santa di Lindisfarne). All'interno della Comunione Anglicana si segnala la Anamchara Fellowship, ordine religioso con una comunità monastica negli USA. 

Queste esperienze non esauriscono la totalità del revival cristiano celtico nel mondo. Oltre a gruppi neo-monastici o ordini religiosi vi sono vere e proprie chiese che riprendono la tradizione celtica.


L'opera di San Tugdual

In seguito alla sua ordinazione, avvenuta nel 1953, Jean-Pierre Danyel decise di restaurare il cristianesimo celtico e si adoperò per fondare una nuova chiesa radicata in questa tradizione. Prese il nome Tugdual, in onore di uno dei primi santi britannici e fondò, in Francia, l'eremitaggio della Santa Presenza, dove visse emulando gli antichi monaci celti. Non molto più tardi arrivarono i primi discepoli, che lo elessero Vescovo della nuova Chiesa. Nel 1957, Tugdual venne consacrato Vescovo da Ireneo di Arles, Primate della Santa Chiesa Cattolica Gallicana Autocefala. Nacque così la Holy Celtic Church of Brittany (Santa Chiesa Celtica in Bretagna).

San Tugdual


L'eremitaggio della Santa Presenza di San Tugdual.

Nel 1968, con la morte di Tugdual, l'eremitaggio venne abbandonato. 

Nel 1977, tre monaci provenienti da una abbazia di Montpellier, fondata da un sacerdote celtico ortodosso, Paul-Edouard de Fournier de Brescia (Mar Mael), costruirono una chiesa presso l'eremitaggio di Tugdual. L'eredità di Tugdual fu raccolta dalla Celtic Orthodox Church, una chiesa ortodossa occidentale attualmente presente in Francia, Svizzera, UK, USA e Australia. Nel 1996 canonizzò Danyel, da allora noto come San Tugdual.

                                          

Monastero della Santa Presenza, oggi (Source: http://www.eoc-coc.org/)


La Holy Celtic Church International

La Holy Celtic Church International (HCCI) è una Chiesa autocefala, liberale, radicata nella tradizione celtica. L'HCCI è stata fondata da Mons. Alistair Bate nel 2013, vescovo Cattolico Liberale, la cui successione apostolica deriva, tra gli altri, da San Tugdual (quarto in ordine di successione). Nella Holy Celtic Church International convivono diverse confessioni, oltre a quella cattolica liberale, vi è una componente ortodossa e una anglo-cattolica. Il principale rito in uso, rito celtico liberale, è derivato dalla liturgia liberale di Wedgwood e Leadbeater integrata da forme derivanti dall'antica liturgia "Lorrha-Stowe" (c.a. 750 d.C.) di provenienza irlandese. All'interno della HCCI sono presenti diversi ordini religiosi afferenti al movimento neo-monastico. La comunità più numerosa è quella dei Benedettini dell'Adorazione (OSBA), ma sono presenti anche membri afferenti all'ordine francescano e all'ordine di Santa Brigida. Gli ordini religiosi della HCCI sono affiliati alla Congregazione di San Romualdo. Nella comunità annovera anche un eremita certosino che vive nei dintorni di Canterbury (UK).

+Alistair Bate, Primate della HCCI, 
e Mar Mael, Primate della Celtic Orthodox Church, nel 2010.


L'Arcidiaconia anglicana Santi Columba e Brigida

La comunità reggiana della HCCI nel settembre 2023 si è separata dalla chiesa, passando sotto la giurisdizione della Inclusive Anglican Episcopal Church, chiesa parte della comunione anglicana Anglican Free Communion (la seconda più antica comunione anglicana dopo Canterbury, rappresentata nella Consiglio Mondiale delle Chiese per mezzo della International Council of Community Churches). Maggiori informazioni sul nostro sito: anglicani-reggioemilia.it

Giovanni+



Fonti:

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