La Chiesa Cattolica Liberale - una introduzione storica (parte 2)

Parte 1 - Le origini della Chiesa Cattolica Liberale

La sistematizzazione della teologia cattolica liberale.

Un aspetto che differenzia la Chiesa Cattolica Liberale (LCC) da altre realtà cattoliche indipendenti è che questa possiede una sua propria teologia e linea di pensiero.

Nel 1916, dopo la sua consacrazione episcopale, C.W. Leadbeater, all'epoca sessantenne, divenne uno scrittore particolarmente prolifico e produsse una impressionante mole di opere su temi spirituali. Tra tutte, ricordiamo la sua magnus opus "La Scienza dei Sacramenti" (1920), divenuta un vero e proprio manuale per il lavoro liturgico del clero e per i fedeli interessati a comprendere le celebrazioni in cui sono chiamati a prendere parte attiva.

In seguito alle sue dimissioni da primate della LCC, nel 1923, Wedgwood si concentrò sulla sua attività missionaria in Europa. Si ritirò presso l'oratorio di San Michele a Huizen (Paesi Bassi) e qui si dedicò all'istruzione e all'ordinazione di nuovi membri del clero. Gli anni venti del Novecento videro una rapida crescita delle affiliazioni alla LCC. Con le dimissioni di Wedgwood, Leadbeater assunse la carica di Vescovo Primate.

Nel 1924 il Rev. F.W. Pigott si recò a Sydney per la sua consacrazione a Vescovo regionale per la Gran Bretagna e l'Irlanda. Pigott, al pari di Leadbeater, precedentemente al suo ingresso nella LCC fu Presbitero anglicano. Nell'occasione del loro incontro, Leadbeater consegnò a Pigott il manoscritto di un suo lavoro teologico per averne una valutazione e un avvallo di parte esperta.

Leadbeater fu un grande divulgatore, ma non era un accademico, tant'è che, dopo aver letto il manoscritto, Pigott lo rimandò al mittente con il commento: "questa non è teologia!". Leadbeater, che nutriva grande stima e fiducia in Pigott rispose: "allora faremmo meglio a dimenticarci di questo libro". Entrambi i Vescovi, tuttavia, sentivano l'urgenza di pubblicare un testo teologico come riferimento per le nuove congregazioni.

Tornato in Inghilterra, nel 1927, Pigott pubblicò "The Parting of the ways: the Teachings of the Liberal Catholic Church compared and contrasted with traditional catholic teachings", un testo di riferimento per gli studi teologici nei seminari cattolici liberali. Quanto al manoscritto di Leadbeater, esso rimase per qualche decennio riposto in un cassetto presso il quartier generale della Società Teosofica ad Adyar (India), luogo dove Leadbeater trascorse gli ultimi quattro anni della sua vita. Nel 1983 il Vescovo Sten Von Krusenstierna ricercò e riordinò i capitoli manoscritti, integrandoli con alcuni articoli pubblicati da Leadbeater sulla rivista The Liberal Catholic tra il 1924 e il 1930. Il testo, con il titolo "Christian Gnosis", fu riproposto dallo scrittore e filosofo americano Richard Smoley nel 2011, che ne curò la pubblicazione per i tipi della Quest Books.

+Pigott, terzo Vescovo Primate della LCC (Fonte: The Liberal Catholic Pro-Cathedral Church of All Saints - https://all-saints-lcc.weebly.com/gallery.html)


Il caso Krishnamurti.

Occorre ora fare un passo indietro e tornare al 1909. Un giovane appartenente alla casta dei brahmini, malaticcio e vittima di violenze da parte del padre e dei compagni di scuola stava sulla spiaggia privata di proprietà della Società Teosofica ad Adyar. Leadbeater vide un grande potere spirituale latente nel giovane e ripose in lui le sue aspettative messianiche (all'epoca molto diffuse, soprattutto negli ambienti spiritualisti e teosofici). Il giovane si chiamava Jiddu Krishnamurti (1895-1986) e dopo il suo incontro con Leadbeater fu adottato da Annie Besant, la quale, insieme allo stesso Leadbeater, si fecero carico della preparazione e della formazione di Krishnamurti così che potesse svolgere al meglio il suo presunto futuro ruolo come nuovo "Istruttore del Mondo", nuova incarnazione del Cristo o del Buddha Maitreya. Inutile dire che fu un abbaglio e da parecchi membri sia della Società Teosofica che della LCC l'idea dell'incarnazione del nuovo maestro nel corpo di Krishnamurti era vista con sospetto. Krishnamurti si ribellò e discreditò il ruolo assegnatogli. Nel 1929 si allontanò del tutto dal mondo teosofico. 

Il caso Krishnamurti è alla base di una serie di scismi all'interno della ST, in particolare di gruppi maggiormente legati al cristianesimo che non alle filosofie orientali, come ad esempio il gruppo di Rudolf Steiner, e segnò una battuta d'arresto alla crescita della LCC. 

A Leadbeater va riconosciuto che la visione che ebbe su Krishnamurti non fu del tutto una cantonata: Krishnamurti divenne comunque un importante filosofo e maestro spirituale, i cui scritti sono punto di riferimento tuttora per alcuni cercatori spirituali. 

Il caso Krishnamurti è piuttosto noto. Un episodio del telefilm "Le avventure del giovane Indiana Jones", di cui riporto sotto uno spezzone, prende ispirazione dalla vicenda.


The Adventure of Young Indiana Jones - Journey of Radiance


La LCC dopo Leadbeater.

Dopo la morte di Leadbeater, avvenuta nel 1934, Pigott divenne il terzo Vescovo Primate della LCC e si trovò a gestire le problematiche legate alla crisi generata dal caso Krishnamurti e, non meno importante, le difficoltà connesse alla Grande Depressione e al secondo conflitto mondiale. La Chiesa resse e al termine della guerra riprese a crescere, seppur con tassi modesti.

Nei primi anni del dopoguerra si ebbero i primi scismi ad opera dei Vescovi della provincia americana. 

Vi fu anche un ri-orientamento dottrinale verso il pensiero neoplatonico e il misticismo cristiano, tanto che durante il periodo in cui Sten Von Krusiesterna fu primate della Chiesa, questo interesse trovò espressione nella creazione dell'Istituto di Studi Cattolici Liberali, il primo organismo internazionale di formazione per il clero e i laici della LCC. Gradualmente, l'interesse pastorale della LCC si è spostato sempre più al di fuori della Società Teosofica, rivolgendosi per lo più a persone estranee al movimento, a cui si aggiunge un progressivo incremento delle attività di dialogo ecumenico con altre chiese cristiane.

Alla morte di Pigott, anche per lasciarsi alle spalle lo spaesamento legato alla crisi Krishnamurti e ritrovare lo spirito originario, il nuovo Vescovo Primate Adriaan Gerard Vreede, precedentemente Vescovo Regionale per Belgio e Paesi Bassi, convocò, nell'agosto 1956, la Conferenza di Huizen. I Vescovi partecipanti si arrovellarono su questa domanda fondativa e fondamentale per il futuro della chiesa: 

"Per quali motivazioni Nostro Signore Cristo ha permesso la creazione della Chiesa Cattolica Liberale e ne ha promosso la sua diffusione?". Era una domanda che andava direttamente al cuore del movimento e mirava a chiarirne la natura. Doveva essere un movimento teosofico? Doveva trasformarsi in una chiesa cattolica tradizionale, seppur liberale nella teologia? E in quest'ultimo caso, c'era ancora bisogno di una Chiesa Cattolica Liberale ora che anche nelle chiese più grandi si stavano mostrando aperture verso la teologia liberale? I Vescovi dopo 5 giorni di discussioni e riflessioni arrivarono alla seguente risposta:

"La Chiesa Cattolica Liberale esiste per volontà e ispirazione di Nostro Signore che la fece nascere al fine di restituire la Theosophia (la Saggezza Divina) al suo popolo, rafforzando il riconoscimento dell'Aspetto Femminile [del divino - NdA] nelle attività di culto. La nostra Chiesa va considerata come una istituzione indipendente, che accetta la libertà di pensiero e la responsabilità individuale, considerandole come aventi validità intrinseca, indipendentemente dalla tradizione, dal dogma e dalle convenzioni. Accettando Nostro Signore - il Cristo VIVENTE - come nostro ispiratore e guida, dovremmo essere sempre aperti ad accogliere il cambiamento portato dal Suo Spirito."


Il ministero femminile nella LCC.

Una prima proposta di ripristinare l'antico ministero di diaconessa fu avanzata nel corso del quinto sinodo generale  tenutosi nel 1964 a Huizen, insieme a un possibile percorso di formazione propedeutico speculare a quanto previsto per il ministero maschile, dove i ruoli clericali sono preceduti dai cosiddetti Ordini Minori. I tempi tuttavia non erano ancora maturi.

Il ministero femminile di diaconessa fu approvato nel corso del settimo sinodo generale, tenutosi a Ojai in California nel 1976. Per le donne venne istituito l'ordine delle diaconesse e un apposito ufficio liturgico dedicato a Nostra Signora. Oltre a questo per le diaconesse vennero previsti ruoli di assistenza all'altare durante la liturgia della Santa Comunione, lettura del Vangelo e ruoli prettamente di servizio come l'assistenza ai malati e l'insegnamento. 

L'aspirante diaconessa man mano che procede nel suo cammino è ammessa a diversi stadi, analoghi agli Ordini Minori previsti per il ministero maschile. Tali stadi rappresentano i diversi aspetti su cui la postulante deve orientare il suo lavoro interiore: Purezza, Devozione, Conoscenza, Amore, Volontà. L'ultimo stadio, quello della Saggezza, rappresenta l'ammissione al ministero di diaconessa.

L'ordine di diaconessa non è da considerarsi equivalente al diaconato maschile, al quale si accede attraverso il sacramento dell'Ordine Sacro. La diaconessa è ammessa dalla Chiesa e riceve una benedizione per lo svolgimento del suo ministero, ma non il sacramento dell'Ordine, per il quale la LCC storica si mantenne su una posizione tradizionalista analoga a quella della Chiesa di Roma e delle Chiese Ortodosse. 

Icona di Febe, diaconessa nella Chiesa di Cencre, menzionata in Rm 16, 1-2.


L'eredità della LCC storica e la situazione attuale del movimento.

Un primo importante scisma è riconducibile alla controversia legata al Vescovo americano Charles Hampton, il quale, pur essendo membro della Società Teosofica, ribadì l'indipendenza delle due istituzioni e la non obbligatorietà per il clero della LCC di aderire alla Società Teosofica e sposarne la dottrina. Questa visione, ribadì Hampton, era perfettamente in linea con le intenzioni dei Vescovi fondatori che volevano creare una chiesa aperta a tutti. Il gruppo di Hampton si separò e prese il nome di Liberal Catholic Church International (LCCI). La LCCI ha, nel corso del tempo, adottato una posizione più progressista e femminista, avallando l'ordinazione delle donne. Il Vescovo Primate attuale è donna. 

Negli anni tra il 2003 e il 2007 si verificarono altre fuoriuscite di gruppi progressisti sostenitori dell'ordinazione femminile, mentre nei gruppi tradizionalisti si rafforzò il ministero di diaconessa con l'istituzione dell'ordine di Nostra Signora e delle relative cerimonie di ammissione ai diversi stadi.

Di seguito si riportano alcune chiese attualmente operative che si richiamano all'eredità della LCC (da Bate, 2021):

- The Liberal Catholic Church - London Synod. L'erede della LCC storica, mantiene una forte apertura teosofica e si mantiene su posizioni ortodosse in merito all'ordinazione femminile. 

- The Grail Community - un gruppo inglese distaccatosi dalla London Synod, di impronta teosofica ma aperta alla tradizione occidentale. Non accetta ordinazioni femminili.

- Life in the Spirit Monastery (USA), un piccolo gruppo Cattolico Liberale che si richiama alla tradizione degli Ashram Cristiani, guarda con interesse alla tradizione orientale.

- The Liberal Catholic Church - Theosophia Synod. Simile alla London Synod, ma a maggiore impronta teosofica.

- Mar Thoma Liberal Catholic Church (MTLCC) - un gruppo interno alla Holy Celtic Church International. La MTLCC sposa la dottrina storica della Chiesa Cattolica Liberale e guarda con interesse alla tradizione orientale, con particolare riferimento alle religioni e alle filosofie dell'India e all'esperienza delle cosiddette chiese di San Tommaso. L'adesione a dottrine teosofiche è opzionale. In tema di ordinazione femminile si mantiene su posizioni ortodosse.

- Liberal Catholic Church "Progressive" o "Warnon Synod". Simile alla London Synod ma con posizioni progressiste aperte all'ordinazione femminile. Presente principalmente in Europa (Scandinavia e Olanda) e nei paesi latini di tradizione cattolica.

- The Young Rite, una fraternità sacerdotale creata nel 2006 dal vescovo Marcus Van Alpen e basata sulla sperimentazione liturgica e una visione fortemente esoterica dei sacramenti e della dottrina cristiana. Sopravvive negli USA e in qualche comunità dispersa in Europa (Olanda e Slovenia, principalmente).

L'elenco non ha pretese di esaustività ma ha il solo scopo di mostrare alcune correnti interne alle chiese liberali in vario modo connesse alla chiesa cattolica liberale storica.

Giovanni


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Fonti:

  • Bate A., 2021. Post su gruppo Facebook privato "St Gall's Seminary", pubblicato in data 03/02/2021.
  • Cassinasco A., 1992. Una pagina di storia: la Chiesa Cattolica Liberale. Società Teosofica Italiana.
  • Order of our Lady, 2016. Stages of the order of Our Lady. [online] visionabile a <http://www.orderofourlady.org/stages-of-the-order-of-our.html> 
  • Von Krusenstierna S., 1983. Foreword in Leadbeater C.W., Smoley R. (a cura di), 2011. Christian Gnosis. Quest Books. 
  • Von Krusenstierna S., 1978. A Brief History of the Liberal Catholic Church - part 2. Liberal Catholic Institute of Studies.

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