La Chiesa Cattolica Liberale - una introduzione storica
La radice nel vetero-cattolicesimo e nel ministero di Arnold Harris Mathew.
La chiesa vetero-cattolica è una chiesa separatasi da Roma, nata ufficialmente in seguito alla proclamazione del dogma dell'infallibilità papale sancito nel 1870 all'interno del Concilio Vaticano I. Alcuni vescovi, con le relative giurisdizioni, si distaccarono da Roma dando vita a una comunione di chiese vetero-cattoliche successivamente nota come Unione di Utrecht. La diocesi di Utrecht vantava già dal secolo precedente un certo grado di autonomia da Roma, con cui era entrata in conflitto per via di alcune consacrazioni episcopali illecite (ossia effettuate senza il consenso della curia romana), ma comunque valide. Da questa diocesi, e dal vescovo Varlet, nascerà una filiazione apostolica olandese, a cui diverse chiese indipendenti oggi si richiamano e si ricollegano.
Nel 1908, con la consacrazione episcopale di Arnold Harris Mathew, da parte dell'Arcivescovo Gerardus Gul, assistito dai Vescovi utrettini Jacobus Johannes van Thiel e Nicolaus Bartholomeus Petrus Spit e dal Vescovo della chiesa vetero-cattolica tedesca Josef Demmel, nasce la Chiesa vetero-cattolica delle isole britanniche, una chiesa posta all'interno della giurisdizione dell'Unione di Utrecht.
Foto di Mathew scattata nel giorno della sua consacrazione episcopale.
Nel 1909, Mathew fece pubblicare una versione inglese del messale vetero-cattolico. All'interno dell'Unione di Utrecht le sue posizioni furono conservatrici: si schierò contro l'abolizione della confessione auricolare, le alterazioni moderniste del messale e altre innovazioni proposte dalla chiesa vetero-cattolica svizzera e da quella tedesca. Il timore di Mathew fu che il distacco da Roma stesse portando il vetero-cattolicesimo ad avvicinarsi maggiormente a protestantesimo ed anglicanesimo.
Nello stesso anno, in seguito alla scomunica papale dei membri del mariavitismo in Polonia, Jan Maria Michal Kowalski si rivolse alla chiesa vetero-cattolica nel tentativo di creare una nuova chiesa separata da Roma. Gerardus Gul, assistito dallo stesso Mathew, consacrò Kowalski nell'Ottobre 1909 sancendo così la nascita della Chiesa vetero-cattolica Mariavita in Polonia.
L'obbedienza di Mathew a Utrecht durò poco. Nel 1910 Mathew consacrò nuovi vescovi in Inghilterra senza autorizzazione, creando dissapori con Utrecht. In seguito all'evento, Mathew proclamò con una lettera indirizzata all'Unione di Utrecht la propria indipendenza. Le consacrazioni episcopali continuarono e nel corso di un sinodo tenutosi nel 1911, Mathew fu unanimemente eletto arcivescovo vetero-cattolico di Gran Bretagna e Irlanda.
Prima di divenire vescovo vetero-cattolico, Mathew fu presbitero cattolico romano e, successivamente, anglicano. Nel corso del suo ministero fu sempre forte la nostalgia di Roma, tant'è che, per ogni consacrazione episcopale effettuata, si prodigò ogni volta di informare la Santa Sede, la quale mai si pronunciò in merito fino alle consacrazioni del 1911. In quell'anno arrivò l'atto di scomunica per Mathew a firma di Papa Pio X. L'evento porto Mathew a cercare riconoscimento e comunione con la Chiesa Ortodossa Orientale. Il 5 Agosto 1911 l'Arcivescovo Gerassimos Messara, Arcivescovo Metropolita del Patriarcato siriaco di Antiochia, promulgò un atto di unione con il quale accolse solennemente Mathew e la sua chiesa (British Old Roman Catholic Church) e ne confermò l'ortodossia. L'atto di unione fu ratificato anche dal Patriarcato greco-ortodosso di Alessandria nel 1912 dal Patriarca Photius. Questo formale riconoscimento rende Mathew e i vescovi della chiesa da lui fondata assimilabili più a vescovi di una chiesa ortodossa autocefala in comunione con due patriarcati storici che a "vescovi vaganti".
Order of Corporate Reunion.
Ricordando il ministero di Mathew occorre riportare il contributo che il nostro vescovo diede nel rivitalizzare l'Order of corporate reunion (OCR). L'OCR venne fondato nel 1874 su incitazione dell'allora Arcivescovo cattolico (romano) di Milano come mezzo per promuovere un riavvicinamento della Chiesa Anglicana a Roma e ripristinare una successione apostolica riconosciuta dalla Chiesa Latina operando una ri-ordinazione o ri-consacrazione sub conditione del clero anglicano. Per l'OCR una chiesa per definirsi Cattolica deve avere valida successione apostolica. La bolla papale apostolicae curae del 1896 firmata da Papa Leone XIII condannò definitivamente le ordinazioni e consacrazioni episcopali anglicane definendole totalmente invalide e, pertanto, "vuote". La bolla spinse alcuni membri del clero anglicano a rivolgersi all'OCR per ripetere il sacramento dell'Ordine Sacro e acquisire una successione apostolica riconosciuta. L'OCR, tuttavia, non ebbe mai le simpatie e il supporto della Chiesa di Inghilterra e lo scarso successo iniziale fece sì che, nel 1901, l'ordine fosse messo in sonno in seguito alla morte del vescovo fondatore e rettore Frederick George Lee.
L'OCR riprese vigore nel 1912, quando, nel corso di una riunione del Sinodo della British Old Roman Catholic Church ne venne decisa la ripresa delle attività a guida di Mathew, coadiuvato dal Vescovo Francis Henry Bacon. L'Ordine divenne particolarmente attivo nel promuovere le ordinazioni condizionate del clero anglicano, suscitando così l'ostilità della Chiesa di Inghilterra nei confronti di Mathew che subì numerosi attacchi personali sulla stampa volti a distruggerne l'immagine. Anche la Chiesa Romana si dimostrò ostile all'iniziativa di Mathew.
In seguito alla morte di Mathew, nel 1919, l'Ordine fu nuovamente messo in sonno. Riprese le sue attività nel 1933 ed è attivo ancora oggi, principalmente in Regno Unito e negli Stati Uniti, e porta avanti la sua missione originaria.
L'ingresso di James Ingall Wedgwood nella chiesa vetero-cattolica britannica.
Wedgwood nacque nel 1883 in Inghilterra in una famiglia nota per aver creato una importante manifattura di porcellane e ceramiche nello Staffordshire, attiva ancora oggi. Wedgwood ricevette una educazione scientifica e, nei primi anni della sua vita, frequentò la Chiesa Anglicana, diventando accolito e servendo come maestro del coro. Si appassionò alla maestosità della High Mass, che studiò a fondo - competenza che in futuro si rivelerà particolarmente utile nel ministero di Wedgwood - e nel corso del suo servizio alla Chiesa prese seriamente in considerazione l'idea di divenire ministro anglicano.
Nel 1904 Wedgwood partecipò a un seminario tenuto dalla Dottoressa Annie Besant, all'epoca presidentessa della Società Teosofica. L'incontro con Besant fu determinante: tre giorni dopo Wedgwood si iscrisse alla Società Teosofica ponendo così fine alla sua carriera nella Chiesa di Inghilterra. Venutone a conoscenza, il Canonico responsabile proibì a Wedgwood di frequentare le attività della Chiesa.
Nel 1913, Wedgwood venne a conoscenza delle attività della chiesa vetero-cattolica fondata da Mathew e prese contatti. Mathew ricevette Wedgwood, il quale espose il suo interesse a riprendere il cammino ecclesiale e la sua vocazione all'Ordine Sacro, senza nascondere la propria affiliazione alla Società Teosofica e aprendosi a ogni possibile domanda relativa alle proprie credenze e convinzioni.
La vena teosofica di Wedgwood non destò particolari preoccupazioni in Mathew. Nel corso dell'anno, Wedgwood fu battezzato e confermato sub-conditione, ricevette gli ordini minori e l'Ordine Sacro fino ad essere ordinato presbitero il 22 Luglio 1913. Altri membri della Società Teosofica seguirono Wedgwood e furono ordinati negli anni successivi, con il risultato che vennero a crearsi gruppi locali e congregazioni presiedute da membri esposti alla cultura teosofica, che in breve tempo divennero una quota maggioritaria della chiesa.
Nel 1915 Mathew, insofferente verso la componente teosofica della sua chiesa, dichiarò incompatibile la doppia appartenenza, imponendo ai membri del clero di ritirare la propria iscrizione alla Società Teosofica. Praticamente nessun membro del clero diede seguito all'ordine di Mathew, il quale dissolse la sua chiesa e inviò una lettera alla Santa Sede chiedendo di essere reintegrato nella Chiesa Cattolica. La richiesta venne accettata in parte: solo come laico e previa accettazione del dogma dell'infallibilità papale e del primato del Romano Pontefice. Mathew non accettò, si ritirò nelle campagne dell'Hertfordshire frequentando la locale parrocchia anglicana e servendo umilmente all'altare come accolito.
Prima della sua tentata sottomissione a Roma e alla sua rinuncia al ruolo episcopale, Mathew consacrò vescovo l'ex presbitero anglicano Frederick Samuel Willoughby per preservare la propria linea di successione apostolica.
La Chiesa Cattolica Liberale.
Il 13 Febbraio 1916 Wedgwood ricevette la consacrazione episcopale per mano di Willoughby, coadiuvato dai vescovi King e Gauntlett. Dopodiché, a sua volta, Willoughby presentò richiesta di sottomissione a Roma.
Con la consacrazione episcopale, Wedgwood assunse la guida della comunità ecclesiale rimasta in seguito al dissolvimento della chiesa da parte di Mathew. Wedgwood si prodigò fin da subito per strutturare al meglio la chiesa, promuovendo l'adozione di nuove costituzioni e regole per il clero nel corso del primo sinodo tenutosi ad Aprile 1916.
Nel Luglio 1916 Wedgwood si recò in Australia per incontrare Charles Webster Leadbeater, ex presbitero anglicano all'epoca esponente della Società Teosofica, e conferirgli la consacrazione episcopale.
Nel corso del loro incontro Wedgwood e Leadbeater iniziarono la revisione della liturgia vetero-cattolica, ispirandosi alla liturgia tridentina tradizionale. Nel 1917 vennero pubblicati il rito della Santa Messa, dei Vespri, del Battesimo, della Confermazione e della Benedizione Solenne e vennero adottati ufficialmente dalla chiesa in Gran Bretagna, Australia e Nuova Zelanda. L'edizione del 1918, ampliata, venne adottata anche in America.
Il Lavoro di revisione dei testi liturgici e la pubblicazione di numerose pubblicazioni da parte sia di Wedgwood e di Leadbeater permisero la creazione di gruppi locali che via via si ampliarono, portando la chiesa a crescere e diffondersi in diverse regioni del mondo. In Australia, la congregazione di Sydney crebbe notevolmente: nel 1918 venne acquistata e consacrata la cattedrale dedicata a Sant'Albano d'Inghilterra, un edificio che poteva contenere fino a 400 persone sedute e che, in non poche occasioni, arrivò a riempire tutti i posti disponibili nel corso delle sue funzioni. Oltre ad Australia, Nuova Zelanda, Inghilterra e America, Wedgwood viaggiò e ordinò nuovi presbiteri in Sud Africa ed Europa continentale. La chiesa ebbe il supporto di Besant e della Società Teosofica, la quale, seppur trattandosi di un organismo indipendente, aiutò nel reperire nuovi membri interessati tra i propri iscritti.
Nel corso dei suoi viaggi "missionari", Wedgwood si recò a Londra nel 1917 dove convocò un nuovo sinodo finalizzato ad aggiornare il clero della crescita della chiesa nel mondo. Ufficialmente la chiesa capeggiata da Wedgwood si definiva ancora vetero-cattolica, pertanto venne presa la decisione di chiarire la posizione rispetto all'Unione di Utrecht. Wedgwood scrisse all'Unione mostrandosi disponibile a considerarsi parte di essa. Nessuna risposta pervenne da Utrecht e ciò portò la chiesa ad adottare un nuovo nome, sancendo definitivamente il distacco. Il 6 Settembre 1918 la Chiesa prese il nome di Chiesa Cattolica Liberale. Nel 1919 venne pubblicato il messale ufficiale: la liturgia secondo gli usi della Chiesa Cattolica Liberale, utilizzata ancora oggi in tutte le chiese che si richiamano all'esperienza della Chiesa Cattolica Liberale storica.
Giovanni
Parte 2 - Dalle dimissioni di +Wedgwood ad oggi
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Fonti
- Kersey J., 2017. Arnold Harris Mathew and the Old Catholic movement in England 1908-52. European-American University press.
- The Order of Corporate Reunion. The history of the Order of Corporate Reunion [online]. Visionabile a<https://www.orderofcorporatereunion.org/history-of-the-ocr> [accesso 19 Agosto 2021].
- Von Krusenstierna S., 1978. A brief history of the Liberal Catholic Church. Liberal Catholic Institute of Studies.
- Wedgwood J.I., 2007. The collected works of James Ingall Wedgwood. St. Alban Press.