Gli Angeli a messa. Una lettura incrociata degli scritti di Catalina Rivas e di Charles Webster Leadbeater.
La mistica e il teosofo. Stessi fenomeni, letture diverse.
Mi è capitato di recente di leggere la testimonianza della mistica cattolica Catalina Rivas in merito alle sue visioni su quanto accade durante la Santa Messa. La forza e la nitidezza delle immagini restituite dall'autrice mi ha riportato alla mente la descrizione, altrettanto nitida ed evocativa, che il teosofo e Vescovo cattolico liberale Charles Webster Leadbeater dà della liturgia e del suo “funzionamento” nella sua magnum opus “La Scienza dei Sacramenti” (1920). Ovviamente quest'ultimo fa riferimento alla liturgia cattolica liberale (1919) e alla liturgia tridentina. Le visioni di Catalina Rivas risalgono, invece, alla fine degli anni novanta e quindi il rito della messa a cui assiste è quello romano detto Novus Ordo.
Poco importano le differenze nel rito. Quella che propongo è una lettura incrociata delle loro testimonianze.
Due parole sulla Rivas e su Leadbeater prima di avventurarci nei loro scritti.
Catalina Rivas [1944 - ] è una mistica Boliviana che nel corso dell’ultimo decennio del secolo scorso fu scelta da Gesù per divenire “la sua segretaria” (così la mistica parla di sé e del suo ministero). La Rivas ricevette diversi messaggi densi di significato mistico e religioso che trascrisse in diverse pagine di quaderno, pubblicate successivamente con imprimatur dell’ Arcivescovo di Cochabamba. A giudizio della Chiesa, e della mistica stessa, la complessità di tali testi fu giudicata troppo elevata per il suo livello di educazione e istruzione teologica. Catalina Rivas ricevette, inoltre, nel 1996, le stigmate.
Cosa avviene durante la Messa?
Nella Liturgia liberale, al termine dell’incensazione delle offerte, dopo l’Offertorio, il sacerdote rivolge a Dio questa richiesta: “Permetti ai tuoi santi Angeli di circondare il tuo popolo ed alita sopra di esso lo Spirito della tua benedizione”.
Leadbeater descrive ciò che accade dopo:
E’ un meraviglioso spettacolo vederli [gli Angeli] invadere la Chiesa, spargendo la loro influenza sui fedeli..
Continua la Rivas nel descrivere la sua visione.
Alcuni di loro portavano un vassoio d’oro con qualcosa che risplendeva di una luce bianco-dorata. Disse la Vergine: “Sono gli angeli Custodi che stanno offrendo questa Santa Messa per molte varie intenzioni, di quelle persone che sono coscienti di ciò che significa questa celebrazione, di quelle che hanno qualcosa da offrire al Signore…
Ne “La Scienza dei Sacramenti”, leggiamo come il ruolo degli Angeli sia, appunto, quello di raccogliere energie e intenzioni dei presenti e portarle all’Altare. La Chiesa Cattolica Liberale insiste molto sulla formazione liturgica dei fedeli, in modo che questi siano consapevoli di quanto avviene nel corso della Messa così che possano uniformarsi nelle intenzioni e col pensiero verso il mistero che si celebra.
Nel Prefazio del rito liberale viene invocato l’aiuto delle schiere angeliche alle cui voci i celebranti e i fedeli devono unirsi nel canto del Sanctus. Dice Leadbeater:
E’ veramente uno spettacolo glorioso e meraviglioso [...] vedere questi visitatori celesti sfolgorare al loro posto stabilito [...]. Mentre l’Angelo dell’Eucaristia si tiene a lato del celebrante e si libra sopra al suo capo, gli augusti ambasciatori dei nove ordini si allineano dietro l’altare, di fronte al celebrante. Dietro di loro stanno altri Angeli minori [...] e vi è pure di frequente una grande congregazione di esseri viventi i quali generalmente si pongono ai lati opposti dell’altare, [...], librandosi sopra coloro che tuttora hanno un corpo fisico. I Cattolici, i quali durante la loro vita fisica si compiacquero nel servizio della Chiesa, continuano naturalmente ad attendervi dopo la morte. [...] gli adoratori che la gente non può vedere, sono molto numerosi, più di quelli percepibili a tutti.
Torniamo ora alla visione dell Rivas. Al canto del Sanctus, Catalina vede una schiera di Angeli..
Dal lato sinistro del Signor Arcivescovo, in forma diagonale all’indietro, apparvero migliaia di Angeli piccoli e Angeli grandi, Angeli con delle ali immense, Angeli con delle ali piccole, Angeli senza ali, tutti vestiti con delle tuniche simili alle albe dei Sacerdoti o dei Monaci. Tutti si inginocchiavano e con le mani giunte [...] insieme al popolo dicevano “Santo, Santo, Santo…”
..e tante persone vestite con tuniche di vari colori. Maria le rivela che “sono tutti i Santi e i Beati del Cielo e fra di essi vi sono anche le anime dei vostri familiari che godono già della Presenza di Dio”.
Prosegue poi la mistica:
Di fronte all’altare cominciarono a presentarsi delle ombre di persone di colore grigio, che sollevavano le mani verso l’alto. Disse la Vergine Santissima: “Sono anime benedette del Purgatorio che aspettano le vostre preghiere per trovare refrigerio. Non cessate di pregare per loro. Pregano per voi, ma non possono pregare per loro stesse, siete voi che dovete pregare per loro, per aiutarle ad uscire per incontrarsi con Dio e godere eternamente di Lui.
Nella Chiesa Cattolica Liberale il concetto di Purgatorio è differente rispetto a quello della Chiesa Romana. Diversa l’interpretazione, e quindi la spiegazione che i due autori danno della visione, ma molto simile ciò che vedono accadere: le anime dei defunti sono altresì presenti nel corso della celebrazione della Santa Messa.
Veniamo ora al momento della Consacrazione. La Rivas prosegue così la sua narrazione.
Il celebrante pronunciò le parole della “Consacrazione”. Era una persona di statura normale, ma all’improvviso cominciò a crescere, a riempirsi di luce, di una luce soprannaturale, tra il bianco e il dorato che lo avvolgeva, e diventava fortissima nella parte del volto, tanto che non si potevano più vedere i suoi lineamenti. Quando sollevò l’Ostia, vidi che le sue mani avevano sul dorso dei segni, dai quali usciva molta luce. [...] Non appena Monsignore pronunciò le parole della Consacrazione del vino, insieme alle sue parole, incominciarono ad apparire dei bagliori come lampi, nel cielo e sullo sfondo. La chiesa non aveva più né tetto, né pareti, tutto era buio, vi era solamente quella luce che brillava nell’Altare.
Leadbeater scrisse “La Scienza dei Sacramenti” in seguito a una visione analoga avuta nel corso di una celebrazione cattolica (romana) a cui assistette durante una sua visita in Sicilia, riportata in un articolo pubblicato dalla rivista The Theosophist nel 1910:
Al momento della consacrazione l’ostia splendette di una luce abbagliante [...] e quando il sacerdote la innalzò sopra al popolo, osservai che da essa emanavano due diverse specie di forza spirituale, corrispondenti una alla luce del sole, l’altra ai raggi della sua corona. La prima irradiava ugualmente in tutte le direzioni sopra il popolo raccolto nella chiesa, attraversava le sue pareti, come se non esistessero, ed esercitava la sua influenza su di una parte considerevole del paese circostante.
Tutti i presenti sono toccati da quella luce, che dal Santissimo emana su tutto il popolo. Ciò avviene anche secondo la visione della Rivas:
Dal centro di quello splendore, si distaccò un piccolo lume come una colomba molto piccola e molto brillante che, fatto velocemente il giro della chiesa, si posò sulla spalla sinistra del signor Arcivescovo.
Andiamo ora al momento della Comunione. Catalina osserva i fedeli in attesa di ricevere il Corpo di Cristo. Gesù stesso si presenta al fianco della mistica per istruirla.
Quando il sacerdote ebbe posto la Sacra Ostia sulla sua lingua [del comunicante], vi fu come un lampo di luce; quella luce di colore bianco dorato intenso, attraversò questa persona prima dalla spalla e poi circondando la spalla, gli omeri e la testa. Disse il Signore: “E’ così che Io Mi compiaccio nell’abbracciare un’anima che viene a ricevermi col cuore puro!”.
Leadbeater, dal canto suo, riporta che il comunicante nell'assumere la Santa Comunione, attira a sé enormi "onde di forza".
Il comunicante non è soltanto stimolato e rafforzato in tutti i modi man mano che entra in così stretto contatto con questa splendida manifestazione del divino potere, ma diventa egli stesso, per il momento, un certo sussidiario di quel potere e lo irradia a sua volta sui vicini [...] diventa un sole raggiante tra i suoi fratelli.
Il Post-Communio Cattolico Liberale così recita: “Noi che siamo tutti rinnovati dai Tuoi doni celesti, Ti preghiamo, o Signore, affinché la tua Grazia sia così radicata nei nostri cuori, da farsi di continuo manifesta nella nostra esistenza”. Leadbeater spiega che questa preghiera è diretta a far sì che “lo stimolo da noi ricevuto non si tramuti in un semplice sentimento, ma continui a fare il suo lavoro dentro di noi”. La vita ordinaria continua sotto l'irraggiamento della luce eucaristica.
Catalina, dopo aver osservato i fedeli prendere la Comunione, chiede al Signore per quanto tempo Egli rimane presente dopo la Messa. Le risponde così Gesù: “Tutto il tempo che tu vorrai tenermi con te. Se mi parli durante tutto il giorno, dedicandomi qualche parola durante le tue faccende, Io ti ascolterò. Io sono sempre con voi, siete voi che vi allontanate da me”.
Entrambi gli autori concordano sul fatto che gli effetti dell’Eucaristia non si esauriscono con l’assunzione del Santissimo Sacramento, ma continuano nel corso della vita di tutti i giorni, secondo l’intenzione, la coscienza e il desiderio di chi vi prende parte.
Giovanni+
Fonti:
- Antonietta De Vitis Onlus, 2019. Le rivelazioni sulla Santa Messa a Catalina Rivas. <online>
- Leadbeater C.W., 2002. La Scienza dei Sacramenti. Marco Valerio Editore.
- Leadbeater C.W., 1910. The Magic of the Christian Church in The Theosophist No. 12 September 1910.