Una visione Swedenborgiana dell'Ascensione di Cristo
"Il Signore fu assunto in cielo e sedette alla destra di Dio" (Mc, 16, 19)
In una delle sue visioni, trascritta in True Christian Religion §136, Swedenborg assiste a un'assemblea tra dotti che disquisiva sul significato di questo versetto del Vangelo di Marco. Buona parte dell'assemblea asseriva che il versetto dovesse essere interpretato alla lettera.
"Alcuni dicevano che il Figlio fosse stato posto dal Padre alla Sua destra a motivo della Redenzione compiuta; altri dicevano che vi sedesse per amore; altri ancora, che fosse per poter essere consigliere del Padre; e in quanto tale, per poter essere onorato dagli angeli; altri dicevano che fosse perché il Padre gli aveva concesso di regnare al suo posto, poiché è scritto che gli è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra.
Ma la maggioranza diceva che ciò fosse per poter ascoltare, dalla destra, coloro per cui intercede; poiché, nella chiesa attuale, tutti si rivolgono a Dio Padre e lo pregano di essere misericordioso per amore del Figlio; e questo farebbe sì che il Padre stesso si rivolga al Figlio, affinché riceva la sua intercessione. Alcuni, tuttavia, affermavano che solo il Figlio di Dio da tutta l’eternità siede alla destra del Padre, per comunicare la sua divinità al Figlio dell’uomo nato nel mondo."
Uditi i dotti, Swedenborg alzò la mano per chiedere la parola. "Non sapete dalla Parola che il Padre e il Figlio sono uno, che il Padre è nel Figlio, e il Figlio nel Padre? (Gv 10,30 e 14,10-11). Se non credete a questo, dividete Dio in due; e quando ciò avviene, non potete pensare a Dio se non in modo naturale, sensuale, e perfino materiale. Chi non sa e non riconosce che Dio è uno? Se lo riconoscete con cuore e spirito, tutto ciò che avete appena detto si dissolve da sé [...] "Sedersi alla destra" non significa sedere alla destra, ma significa l’onnipotenza di Dio tramite la forma umana che Egli assunse nel mondo. Grazie a questo, Egli è nelle cose ultime come nelle cose prime; grazie a questo, entrò, abbatté e soggiogò gli inferi; grazie a questo, ristabilì l’ordine nei cieli; e così, per mezzo di questo, redense sia gli uomini che gli angeli, e continuerà a redimere per sempre. Se consultate la Parola, e siete capaci di ricevere l’illuminazione, percepirete che "destra" qui significa onnipotenza, come appare in Isaia: La mia mano ha fondato la terra, e la mia destra ha disteso i cieli (Isaia 48:13)".
Nella sua onnipotenza, Dio Padre discese e assunse una forma umana affinché Egli potesse essere avvicinato dall'uomo ed essere congiunto all'uomo: "Dio, che è chiamato il Creatore e il Padre, è disceso ed ha assunto forma umana affinché l’uomo potesse accostarsi a Lui ed essere congiunto a Lui. Infatti, qualcuno si accosta forse a un uomo avvicinandosi alla sua anima? Si può fare una cosa del genere? Ci si accosta all’uomo in quanto tale, a colui che è visibile faccia a faccia, con cui si può parlare bocca a bocca. Lo stesso vale per Dio Padre" (TCR §107).
Tale onnipotenza divina si manifestò sulla terra nella figura di Gesù. Egli possedeva tanto una natura divina, proveniente dal Padre, quanto una natura umana proveniente da Maria. Durante la sua vita terrena, Gesù attraversò due stati: uno di umiliazione, legato alla sua natura umana, e uno di glorificazione associato all'unione con il Divino. Attraverso tentazioni e la crocifissione, Gesù superò completamente le influenze infernali e glorificò la sua natura umana, rendendola divina. Dopo la resurrezione, Gesù ascese al cielo per "sedere alla destra di Dio" (Doctrine of the Lord §35).
Per Swedenborg "Lo stato di glorificazione del Signore può essere compreso in certa misura dallo stato della rigenerazione dell’uomo, perché la rigenerazione dell’uomo è un’immagine della glorificazione del Signore [...] Quando una persona viene rigenerata diventa completamente diversa da prima ed è resa nuova. Una volta rigenerata, essa è chiamata rinata e ricreata. In quel momento il volto e il parlare della persona restano gli stessi, ma non così la mente. Una volta rigenerata, la mente si apre verso il cielo, e in essa abitano l’amore per il Signore e la carità verso il prossimo, insieme alla fede". Attraverso il percorso di rigenerazione, l'uomo si libera dalla volontà corrotta e si avvicina a Dio. Come fece Gesù, nel processo di trasformazione della sua umanità, offrendo un modello per l'umanità intera.
Il culmine del processo di glorificazione di Gesù sta nella sua Ascensione. L’Ascensione di Cristo non è una distanza che si viene a creare tra Dio e l’uomo, ma il compimento dell’unione tra l’Umano e il Divino.
Quella tra Umano e Divino è una separazione apparente. Ogni uomo è destinato a "tornare al Padre" e lo fa per mezzo di Gesù. "Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me". (Gv 14, 6).
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E' grazie alla Sua Ascensione che il Signore glorificato può essere presente in ogni cuore e in tutte le cose come Parola Vivente mediante il Suo Spirito e guidare ciascuno nel cammino di rigenerazione, che è un’immagine della Sua stessa glorificazione. Lo Spirito Santo, influsso divino che procede dal Signore glorificato rappresenta la Sua presenza attiva nel mondo. O meglio, nei "mondi".
Dove potrei andarmene lontano dal tuo Spirito,
dove fuggirò dalla tua presenza?
Se salgo in cielo tu vi sei;
se scendo nel soggiorno dei morti,
eccoti là. (Sal 139, 7-8)
+Giovanni