Maria Michał Kowalski

Jan Kowalski, noto in seguito come Maria Michał Kowalski, fu un sacerdote cattolico polacco che divenne un controverso leader religioso. 

Immagine: Maria Michal Kowalski

Nato nel 1871, fu ordinato sacerdote cattolico romano nel 1897. Coinvolto nel movimento Mariavita di suor Maria Franciszka Kozłowska sin dal 1900, non tardò a diventarne il leader maschile e promuoverne dottrina e pratiche. Essendo il movimento Mariavita fortemente critico nei confronti della Chiesa Cattolica e nei costumi dei suoi leader, Kowalski, Kozłowska e l'intero movimento furono scomunicati.

Immagine: Maria Franciszka Kozłowska (detta Mateczka)

In seguito alla scomunica, Kowalski prese contatti con l'Unione di Utrecht delle Chiese Veterocattoliche e nel 1909 fu consacrato Vescovo da parte dell'allora Arcivescovo di Utrecht Gerardus Gul, assistito da altri tre Vescovi a capo delle rispettive chiese veterocattoliche nazionali. Tra questi Arnold Harris Mathew, a capo della Chiesa Veterocattolica delle Isole Britanniche. Con la sua consacrazione episcopale, Kowalski fondò la Chiesa Veterocattolica Mariavita, ramo polacco dell'Unione di Utrecht, e ne divenne Arcivescovo.

Sotto la guida di Kowalski, i mariaviti si impegnarono in vari progetti sociali e culturali, tra cui iniziative educative e opere di beneficenza. Tuttavia, le pressioni interne ed esterne, tra cui battaglie legali e opposizione da parte di altre autorità religiose, misero a dura prova il movimento.
Il mandato di Kowalski vide significative innovazioni teologiche, tra cui l'ordinazione delle donne e cambiamenti nelle pratiche liturgiche, che differenziarono ulteriormente i mariaviti dal cattolicesimo romano. Nonostante i suoi sforzi per promuovere il dialogo ecumenico, le riforme radicali di Kowalski portarono infine a scismi all'interno della comunità mariavita.

Dopo essere stato deposto nel 1935, Kowalski continuò ad affrontare persecuzioni legali e politiche. Fu arrestato dalla Gestapo durante la Seconda guerra mondiale e alla fine morì in un centro di eutanasia nazista nel 1942. Nonostante il suo lascito controverso, Kowalski è venerato come martire dalla comunità mariavita, e i suoi contributi alla teologia e alla pratica religiosa continuano ad essere ricordati.

Alla morte di Kowalski, una parte della Chiesa Mariavita delibero che la di lui moglie (Antonina Maria Izabela Wiłucka-Kowalska) dovesse assumere la guida della Chiesa. Così avvenne e a seguito della consacrazione episcopale della Kowalska, nacque la Chiesa Cattolica Mariavita, che presto si separò dalla più grande Chiesa Veterocattolica Mariavita. Entrambe le chiese sono ancora vive e attive, soprattutto in Polonia e Francia. Della Kowalska e della sua Chiesa ne parlo qua

+Giovanni





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